La partita dei ricordi. Lo è per il portiere del Cagliari Rafael che ritrova l’Hellas che ha tanto amato e portato dalla C alla A. Lo è anche per Artur Ionita, la mezzala ventisettenne moldava che a Verona ha giocato due campionati di A e la massima serie è riuscita a mantenerla col Cagliari. Il più grosso investimento dell’era Giulini prima di Pavoletti. Oltre 4 milioni all’Hellas che lo portò nel 2014 in Veneto dalla Svizzera (5 anni all’Aarau) dove Artur, il poliglotta (parla rumeno, tedesco, russo, inglese e italiano) fu scoperto da Alessandro Beltrami e dove colpì Sean Sogliano allora ds gialloblù.

A Verona il gladiatore si è fatto apprezzare, da mezzala e da «trequarti», come lo usava spesso Gigi Delneri al quale il moldavo, come ad Andrea Mandorlini, deve tanto: 49 presenze e 6 gol in due stagioni.

Poi Cagliari, Massimo Rastelli che non ha mai voluto fare a meno, se non quando è stato costretto. E nella passata stagione Artur ha patito: frattura del perone, a Bologna, proprio in avvio. Un calvario.

 

RINNOVO E RILANCIO - Alla fine per Ionita 18 gettoni e 3 gol (doppietta al Palermo) .E in questo torneo è partito titolare. Sempre con Rastelli, ma solo una volta (Lazio) con Lopez. Nel frattempo è stato il Cagliari a concedergli tanta fiducia: rinnovo fino al 2021. C’era un’opzione prevista fino al 2020, poi il club ha deciso di allungare ancora.

Ionita a Cagliari sta bene: «Vorrei visitare meglio la Sardegna che amo e dove già venivo in vacanza», ha detto alla rivista della società. Ma ora deve riprendersi il posto da titolare. Perché giocando a due in mezzo, uno sta fuori e con Benevento e Toro è toccato a lui. Artur ha fatto felice il papà camionista che sognava di fare il calciatore, diventando un protagonista in A. Ora la mezzala che sognava Zidane e si ispira a Nainggolan deve recuperare. Maniacale nel lavoro, vuole cominciare da oggi col Verona che lo ha scoperto.

Sezione: Avversari / Data: Dom 05 novembre 2017 alle 11:50 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Giorgia Segala
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