Diego Coppola, difensore dell'Hellas Verona e dell'Italia Under 21 ha parlato anche di Verona e del suo tifo per l'Hellas nell'intervista concessa a Cronache di Spogliatoio: 

"Le prime presenze le ho fatte con Tudor, nella stagione successiva ho iniziato a giocare con regolarità, ma mi sono stirato un tendine e sono rimasto fuori per tre mesi. Poi, nella scorsa stagione, sono partito giocando un po’ meno, trovando la continuità in un secondo momento. Quest’anno è quello della consacrazione, diciamo così. Mi sento meglio fisicamente e sento la fiducia di mister Zanetti e della società".

Un legame speciale con l'Hellas che nasce fin da tifoso. "Sono andato spesso allo stadio nell’annata in cui c’era Luca Toni in attacco. Nell’ultima partita di campionato della scorsa stagione contro l’Inter, siamo entrati in campo con le famiglie e mio fratello mi ha detto: ‘Come fai a giocare davanti a tutta questa gente?’. Lui era sempre stato in tribuna, non aveva mai visto la visuale dal campo. In effetti è un bell’impatto, mi chiedeva se davvero anche le proporzioni fossero così".

Coppola esprime la sua passione per gli stadi con un'atmosfera coinvolgente: "Il nostro è uno stadio molto avvolgente, e soprattutto quelli con le tribune attaccate al campo mi stuzzicano: da San Siro a Marassi, ma anche quello di Cagliari che è più piccolo ma è una bolgia, senti di avere i tifosi attaccati".

Sezione: Focus / Data: Lun 24 marzo 2025 alle 21:10
Autore: Stefano Bentivogli
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