Il Verona contro il Bologna ha fatto, probabilmente, la partita che doveva fare. O meglio: quella che era nelle sue corde in questo momento, tenendo conto di assenze e situazione generale di squadra e di classifica. Zanetti, non del tutto a torto, ha puntato a uno spartito tattico fondato su una difesa sottopalla a protezione della propria porta, cercando di ripartire quando possibile. Peccato che alcuni errori difensivi abbiano pesato ancora una volta sull'esito finale.

C'è, tuttavia, un però. Nel primo tempo, con il risultato fermo sullo zero a zero, il sig. Rapuano - la cui direzione di gara è stata tutt'altro che inappuntabile - ha sorvolato su un evidente tocco in area di Ferguson su Bradaric con la "complicità" del VAR La Penna che non è a sua volta intervenuto, contrariamente a quanto era lecito pensare. Diversamente da quanto avvenuto in occasione della rete di Mosquera dove lo stesso VAR è intervenuto, richiamando l'arbitro che poi ha convalidato. Ci sarebbe, infine, da ridire anche sulla seconda rete rossoblù quando, seppur involontariamente, il pallone viene controllato di mano da Dominguez ma anche in questo caso nessun intervento da parte dello stesso VAR. Peccato che la sera prima, in occasione di Inter-Monza, davanti alla medesima situazione, un gol di Lautaro sia stato invece annullato. Come sarebbe andata se le decisioni prese fossero state diverse? Nessuno lo saprà mai. Tuttavia nella lotta per la salvezza, al di là dei propri meriti e demeriti, sarebbe utile su la tanto auspicata uniformità di giudizio. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 10 marzo 2025 alle 18:00
Autore: Enrico Brigi
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