Nella “battaglia finale” Salernitana ed Hellas Verona si affrontano in un stadio Arechi gremito, Mandorlini sceglie il duo d’attacco Berrettoni – Ferrari, con Mancini a dare supporto. Roberto Breda, tecnico della Salernitana, recupera il pericoloso Fabinho, rimasto in dubbio fino all’ultimo momento per l’infortunio rimediato nella gara d’andata.
Già dalle prime battute si capisce che la squadra campana non ha nulla da perdere, i giocatori amaranto si gettano in avanti con la forza della disperazione di chi non ha nulla da perdere, mostrando un buon gioco ed ottime qualità nel puntare e saltare l’uomo, l’Hellas risponde con grande attenzione, faticando e soffrendo, non riuscendo a costruire gioco, ma chiudendo ogni spazio.
Al 16′ è il Verona ad avere l’occasione di portarsi in vantaggio: Mancini serve Berrettoni, ma il tiro della punta scaligera è debole e si spegne a lato.
Tra i padroni di casa sono Fabinho, Ragusa e Carrus i più pericolosi, ma vengono ben contenuti dalla difesa gialloblù e quando trovano lo spazio per il tiro sono poco precisi o trovano Rafael pronto alla presa.
Al 45′, proprio quando l’Hellas era ad un passo dal chiudere la prima parte di gara su un ottimo zero a zero, arriva l’errore fatale: Martina Rini stende in area Ragusa, è calcio di rigore. Carrus dagli undici metri supera Rafael e si va a riposo sull’uno a zero per gli amaranto.

Nel secondo tempo entra in campo un Verona più determinato, che gioca di più, che non rimane semplicemente ad attendere l’avversario, e che quando mostra il proprio gioco sa mettere in difficoltà gli avversari apparendo superiore. Mandorlini ha sicuramente parlato ai suoi ragazzi negli spogliatoi, l’atteggiamento è decisamente diverso. Al 50′ bellissimo tiro di Scaglia che costringe Iuliano alla deviazione in corner, negando ai gialloblù la gioia del pareggio. Otto minuti dopo è l’estremo difensore scaligero a dover rispondere ad un tiro di Szatmari deviando in angolo ed al 61′ chiudendo su Fabinho che prova a sorprenderlo con un tiro di punta.

Nel finale l’Hellas chiude in attacco con due tentativi di Mancini, fino al triplice fischio finale arrivato dopo quattro minuti di recupero. I giocatori corrono a festeggiare sotto la curva dei fedelissimi tifosi giunti fino a Salerno per sostenere la squadra, la festa è grande, dopo quattro anni di sofferenza è arrivata finalmente la serie B. Un premio per la squadra che ha lottato tanto, per Mandorlini che ha saputo far resuscitare una squadra che stava lottando per la salvezza, ma soprattutto una vittoria importante per il presidente Martinelli e per i tifosi che da tanti anni seguono la squadra con tanto amore e da troppo tempo erano costretti ad ingoiare sconfitte.

La città pullula di bandiere, clacson a festa, folle si riversano in piazza Bra, all’aeroporto per aspettare la squadra, ogni angolo della città è pieno di sorrisi e bandiere, finalmente dopo tante sofferenze è arrivata la tanto sospirata promozione, finalmente anche i tifosi dell’Hellas possono gioire, forza Hellas, forza gialloblù, questa notte è nostra! 

Sezione: News / Data: Lun 20 giugno 2011 alle 13:15 / Fonte: Matteo Ambrosi per Hellasweb.it
Autore: Redazione TuttoHellas
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