Se il calciomercato finisse oggi, lunedì 16 luglio, non ci sarebbero dubbi. Il Verona partirebbe con serie ambizioni. Il motivo? Semplice. Partiamo dalla società. Solida in tutte le sue cariche, ognuno al suo posto, con le proprie funzioni ben definite. Basta dilettanti allo sbaraglio, ma professionisti pronti a farsi valere in ogni sede. Non dimentichiamoci del grande pubblico gialloblù. Quante squadre, in cadetteria, possono permettersi una cornice del genere? La campagna abbonamenti in partenza sarà una grande conferma, ne siamo certi. Ma veniamo al nocciolo della questione. Il mercato, fino ad ora, è il fiore all'occhiello della nuova società. Certo, piedi ben radicati a terra, tutti hanno ancora in testa il Padova dello scorso anno. Ma a Verona era da tanto che non si vedeva un movimento del genere.

LA DIFESA Rafael difficilmente lascerà Verona. Il Pescara fa la corte al brasiliano, ma lo stesso vuole più di tutti raggiungere la Serie A con i gialloblù. Per lui, che ha sfiorato la C2 con gli stessi colori, sarebbe un grande traguardo. Crespo, la scoperta di Foschi ai tempi del Padova, attacca e difende che è un piacere. Maietta equivale a garanzia, mentre rimangono i rebus del difensore centrale e del terzino sinistro. Pugliese potrebbe rimanere per giocarsi una maglia da titolare, mentre ad oggi, Lisuzzo appare favorito per formare con Mimmo una coppia di granatieri.

IL CENTROCAMPO Da paura. Jorginho, un giovane che potrebbe esplodere da un momento all'altro. Hallfredsson non ha bisogno di ulteriori descrizioni, e poi c'è il colpo Bacinovic, talento cristallino pronto a ripartire da Verona. Calvano è uno dei '93 più interessanti d'Italia, mentre Russo è lo stantuffo taglialegna che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Manca, forse, solo un vice Bacinovic. Sogliano ci sta pensando. Occhio alla coppia paraguaiana Verdun-Arzamendia: caratteristiche diverse, ma talento in comune.

L'ATTACCO Lifting completo in atto. Pichlmann saluta tutti e va in Liguria, Bjelanovic gioca a fare l'indeciso, mentre Berrettoni e Mancini hanno già la valigia in mano. Il reparto esterni è stato completamente rifatto, ora tocca alla zona nevralgica del reparto, con l'obiettivo dichiarato che ha un nome ed un cognome: Ferdinando Sforzini. Ci sarà da pensare anche al sostituto di Ferrari. Qui il nome caldo è quello di Cocco. Il Verona è quasi completo, e siamo solo al 16 luglio.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 16 luglio 2012 alle 09:00
Autore: Alberto Pecchio
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