Il Verona ha scoperto il suo tesoro. Un difensore sicuro negli anticipi, imbattibile nei contrasti ed un leader nella retroguardia. Questo è l'identikit di Domenico Maietta. Il "kaiser", forma con Ceccarelli una delle migliori coppie di centrali difensivi della Lega Pro. E' sceso di categoria per sposare in toto il progetto Verona. Dopo un'inizio di stagione altalenante, a causa di fastidiose noie muscolari, la forma è arrivata. I tifosi del Verona si leccano i baffi. E lui si gode il momento. Ecco le sue dichiarazioni, rilasciate al quotidiano Leggo.

IL TRAGUARDO "Questa finale l’abbiamo davvero sognata, voluta, desiderata. E adesso possiamo giocarla. Lo faremo con una grande squadra che è arrivata meritatamente a giocarsi questa sfida. Fa niente che sia la Salernitana, piuttosto che l’Alessandria. Questo importa poco. La cosa più importante è stringere i denti ancora di più e dare il 110 per cento per raggiungere l’obiettivo".

PERICOLO GRANATA "E’ una finale, ragazzi. Loro saranno motivatissimi ma noi pure. La Salernitana ha giocato gran parte del campionato in una situazione societaria difficilissima. Questo ha cementato il gruppo e ha creato collante anche con i tifosi. Ma noi non siamo da meno. Abbiamo passato di tutto quest’anno. Anche noi ci siamo uniti nelle difficoltà. E poi aggiungo: vincere un campionato a Verona non è come vincerlo a Salerno. Qui è più bello".

NO CECCA NO PROBLEM "Luca è un uomo determinante, molto importante per noi. Ma sarà rimpiazzato da ottimi giocatori. Che sia Abate o Vergini, non c’è problema. L’importante è far capire subito che a Verona non ci sarà scampo per gli avversari.
 

INNAMORATO DELL'HELLAS "Voglio veramente dare qualcosa d’importante a Verona. Voglio vincere il campionato per mettere la mia piccola firma sulla storia di questa meravigliosa società".

SALERNO CALDA "Poco importa. Non me ne frega nulla dell’ambiente. Siamo su un campo da calcio, mica in guerra. Personalmente non sarò minimamente toccato da quello che troveremo a Salerno".

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 09 giugno 2011 alle 10:30
Autore: Alberto Pecchio
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