Oggi è stata una giornata di mercato che i tifosi veronesi non si ricordavano da anni. Perchè, come spesso accadeva dai tempi di Pastorello, vero era che si arrivava sempre all'ultimo giorno di mercato con un pugno di mosche in mano e si tornava, al termine della frenetica giornata all'Ata Hotel, con un pugno di mosche in mano comunque.

Tutti i tifosi veronesi si saranno quest'anno sentiti quasi in difetto, visti i precedenti, nel leggere tutti gli acquisti effettuati dalla nuova dirigenza in questi mesi. Colpi d'estate che solo alla playstation si riuscibbero a fare. In ordine: Calandra, Carrozza, Grossi, Rivas, Arzamendia, Verdun, Bacinovic, Calvano, Crespo, Laner, Fatic, De Vita, Pesoli (poi contratto non depositato), Calvano, Martihno, Cocco, Huston, Moras, Martinovic (poi ceduto in prestito all'Albinoleffe) e Sluga.

Nomi che, seppur con molti giovani all'interno, farebbero in Serie B impazzire chiunque. Considerando, per lo più, l'ossatura della squadra di Mandorlini che già c'era e che da sola aveva sfiorato la Serie A l'anno scorso.

Una giornata davvero da ricordare per i tifosi dell'Hellas perchè si vedevano concludersi, quasi felicemente, la telenova dell'estate sull'attaccante centrale che Sogliano e co. non erano riusciti a piazzare tempo prima. In realtà Sogliano puntava su Ferdinando Sforzini, che infine, Camilli ha (almeno per il momento) blindato.

Nella giornata di ieri il Verona aveva anticipato coi botti piazzando, a sorpresa, Valeri Bojinov a titolo temporaneo con opzione di riscatto dallo Sporting Lisbona. Un colpo finalizzato quest'oggi ma che non ha messo fine agli ultimi fuochi d'artificio. Sfumato Guillermo Giacomazzi (34), centrocampista uruguagio che aveva deciso nel frattempo di restare a Lecce, nonostante la retrocessione in Lega Pro, il club veneto si era perciò spostato su Stefano Morrone (33) del Parma. Ma stamane ecco il perfezionamento d''acquisto del difensore sampdoriano Fabrizio Cacciatore, a titolo temporaneo con accordo di opzione di compartecipazione. Nel primo pomeriggio ecco il rebus attaccante che dopo un lungo tira e molla prende una rotta che sembrava chiusa fino a qualche ora prima: Al Verona arriva, incredibilmente, Daniele Cacia a titolo definitivo dal Lecce.

Decisiva la volontà del calciatore che prima rifiuta lo Spezia, poi, in concomitanza col primo no del Lecce per Corvia e l'ennesimo no di Camilli per Nando (Lecce e Grossetto hanno una proroga di 10 giorni ancora per il mercato), l'inatteso colpo si scena con la firma di Cacia e la fine del tanto atteso Goalstriker story.

Arrivano due attaccanti che avranno un peso specifico nel tridente d'attacco di Mandorlini. Valida alternativa a sinistra per il primo; prima punta DOC per il secondo, aspettando Cocco e avendo in più un Sasa Bjelanovic, che alla fine non è partito. Il motivo? Sembrava fatta per il Cittadella, ma Bjelanovic aveva chiesto un anno in più di contratto rispetto ai precedenti accordi. Marchetti, dg granata, fa saltare tutto. E nella giornata odierna, nonostante i ripensamenti di Sasa, il Cittadella aveva già perfezionato Giannetti, ex Sud Tirol. Il deposito fuori tempo massimo era col Varese, che sarebbe andato lì con Martinetti al Brescia. Ma appunto, il contratto, non è mai stato depositato.

Ovvimanete in tutto questo era doveroso vedere qualche colpo in uscita. Nel frattempo, nel pomeriggio, perfezionate le cessioni anche dell'ex Nova Gorica, Dino Martinovic all'Albinoleffe, Manuel Mancini alla Salernitana e di Emanuele Berrettoni al Bassano. Dalla Lazio arriva anche il giovane portiere Emanuele Berardi.

Un mercato da 10+. Ora la parola passa a Mandorlini.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 31 agosto 2012 alle 23:30
Autore: Federico Vaccari
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