Molti dubbi aleggiano nel cielo di Sandrà. Certamente non sono quelli di un mese fa, quando la zona retrocessione era lì, ad aspettarti dietro l'angolo, ma riguardano la formazione da mandare in campo domenica. Mancini sembra in vantaggio su Martina Rini per sostituire Hallfredsson, e Vergini è pronto a prendere l'eredità lasciata da Maietta per un posto al centro della retroguardia. Ecco cosa afferma il tecnico Mandorlini nell'edizione odierna di Leggo: "Ho tante possibilità ed ho qualche idea. Mancini, per esempio, sta bene e ha sempre fatto cose importanti. Sì, potrebbe essere lui a giocare".
Si riparte, dopo una sosta accolta positivamente dall'allenatore gialloblù:"Ci ha fatto bene. Abbiamo recuperato condizione e uomini importanti". C'è dunque una partita da vincere domenica, attraverso cui il Verona potrebbe risollevarsi definitivamente,  pronto per la lunga volata che lo aspetta da qui alla fine del campionato. Vincendo non si ha solamente la possibilità di scavalcare l'Alessandria in classifica, ma si manderebbe anche un forte segnale a tutte le altre concorrenti per i play-off. Resta però un rammarico nelle parole di Mandorlini, che così lo espone:" Purtroppo sono arrivato tardi. Siamo stati costretti a fare una lunga rincorsa, a giocare sempre con l’acqua alla gola. Non è facile scendere in campo sempre con la spada di Damocle sulla testa. Per questo ho capito prove poco positive come quella con il Gubbio. Non ci fu l’approccio alla partita. Ma è acqua passata. Ora il Verona è molto più forte. Nella testa e nella convinzione di stare in campo. Ma non parlate di gara decisiva. Sapete come la penso: ci sono nove finali da giocare e da vincere. Questa è solo la prima."

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 11 marzo 2011 alle 14:14
Autore: Alberto Pecchio
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