Arrivò a Verona in punta di piedi, insieme al "compagno di merende" Martina Rini. Entrambi provenivano dal Brescia, che affidò all' Hellas il compito di valorizzare i suoi giovani talenti. Missione compiuta. Un anno dopo, Fabrizio Paghera, sembra essere entusiasta della stagione appena trascorsa in terra scaligera, dove, con 13 presenze, è stato attore protagonista dello splendido film intitolato promozione. Il brutto infortunio rimediato nella gara interna contro lo Spezia ne ha rallentato l'ascesa, ma Verona e Paghera vogliono incontrarsi ancora. Queste le dichiarazioni del giovane centrocampista, rilasciate in esclusiva a SerieBnews: "Il Verona ha il diritto del riscatto sul mio cartellino, ma il prezzo che il Brescia mi ha attribuito è molto alto, quindi non credo che gli scaligeri possano riscattarmi, proprio alla luce di questo motivo, però sarei molto felice se provassero comunque ad avermi con loro anche l’anno prossimo. Ne abbiamo parlato, ora vediamo cosa succede, naturalmente il Brescia dev’essere d’accordo e deve avere l’ultima parola, io sono aperto a tutto. Giudico la mia stagione positiva, nel senso che sono riuscito a trovare spazio sia con Giannini, sia con Mandorlini. Purtroppo sono stato frenato prima da un problema alla caviglia e poi dalla frattura del braccio, che mi ha impedito di godermi gli ultimi mesi, ma nonostante tutto ho giocato 13 partite, alcune anche decisive. C’è da dire che sono stato in concorrenza con un grande giocatore come Gennaro Esposito, che ha un’eta piu avanzata della mia e, dettaglio da non trascurare, ho giocato in un club in cui gli unici giovani eravamo io e Martina Rini, anche lui arrivato dal Brescia come me. Inoltre, la squadra era molto forte e l’ha dimostrato vincendo i playoff".

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 11 luglio 2011 alle 09:00
Autore: Alberto Pecchio
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