L'incontro tra Verona Torino racchiudeva dentro di sè un'altra sfida: ovvero il confronto tra due grandi amici che nell'estate si sono scambiati la panchina gialloblù. Juric, dopo due anni fantastici, ha deciso di lasciare per tentare nuovi stimoli al Torino mentre Tudor, arrivato dopo tre giornate per rimpiazzare l'esonerato Di Francesco, ha ripreso il filo portato avanti dall'attuale tecnico granata, riuscendo nel contempo a completare il mosaico con l'introduzione, con ottimi risultati, della propria idea di gioco. 

Sul terreno del 'Bentegodi, quindi, si sono affrontate due squadre che oltre ad avere lo stesso modulo, lo interpretano più o meno alla stessa maniera. Ne è venuta fuori una partita piuttosto "bloccata", avara di grandi emozioni - specialmente nella ripresa - e caratterizzata anche da alcuni momenti di eccessivo agonismo, fagocitati anche da una direzione di gara non proprio all'altezza. Entrambe, raggiunta con anticipo la salvezza, cercavano la vittoria per battere il record di punti in serie A, personale per Juric e assoluto, invece, per l'Hellas

Alla fine l'ha spuntata l'ex tecnico dell'Hellas, che in sala stampa nel dopo gara non ha nascosto l'emozione per essere tornato in una piazza dove - parole sue - ha lasciato il cuore. Tudor, dal canto, voglioso di ben figurare nella sua ultima al 'Bentegodi', ha dovuto alzare invece bandiera bianca, con una squadra che, forse, è arrivata sia mentalmente che fisicamente al termine. Ora l'attenzione si sposta sull'ultima di campionato con la Lazio per chiudere in bellezza, prima di lasciare spazio alle scelte future. Ma questa, è un'altra storia. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 16 maggio 2022 alle 19:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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