Una volta lo chiamavano calcio d'agosto dove le amichevoli la facevano da padrone. Oggi, invece, ti trovi di fronte già ad impegni ufficiali con squadre ancora in rodaggio e organici in continua evoluzione. In questo nuovo contesto, al quale oramai ci siamo da tempo abituati, è maturata per il Verona l'eliminazione al primo turno di Coppa Italia. Una sconfitta che ha coinciso con la prima gara ufficiale della stagione. E, ironia della sorte, sulla panchina del Cesena c'era un certo Mignani che due anni or sono, alla guida del Bari, riservò lo stesso trattamento ai gialloblù allora allenati da Gabriele Cioffi, come Paolo Zanetti all'esordio sulla panchina gialloblù.

La sconfitta di ieri sera, pur con tutte le attenuanti del caso, è stata sicuramente inaspettata, visto che di fronte c'era anche una squadra neopromossa dalla serie C. La squadra gialloblù è apparsa lenta, impacciata e con poche idee. Il cambio di modulo operato nella ripresa da Zanetti ha dato una leggera scossa ma senza portare all'effetto desiderato. L'impressione, come ha sottolineato lo stesso Zanetti, è quella di un cantiere aperto, sotto diversi punti di vista. Una sconfitta da non strapparsi i capelli ma nemmeno da sottovalutare. Tanti, infatti, sono stati gli spunti che richiedono un pronto e deciso miglioramento. Da sabato prossimo, quando arriverà al Bentegodi il Napoli, si inizierà a fare sul serio. Non ci aspettiamo la risoluzione immediata di tutti i problemi, ma un segnale di reazione quello sì. Nessuno vuole iniziare il campionato con il piede sbagliato.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 11 agosto 2024 alle 19:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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