Una delle regole principali del calcio è sempre quella del "primo non prenderle". Per gli allenatori, infatti, il primo aspetto da prendere in considerazione nella costruzione di una squadra è sempre quello difensivo. Parafrasando, quindi, il vecchio adagio "la miglior difesa è l'attacco" si potrebbe dire che "la miglior difesa è proprio la difesa". Partendo da questa curiosa premessa, caliamo l'analisi in casa gialloblù dove nelle ultime due giornate, dopo un avvio promettente, qualcosa a livello difensivo non ha funzionato a dovere. Tra errori individuali e collettivi, sì è notata qualche falla di troppo che ha coinciso con cinque reti subite contro Lazio e Torino, anche se per onestà intellettuale bisogna dire che in occasione della gara con i granata l'espulsione di Dawidwicz ha mandato all'aria ogni piano tattico.

La sensazione - non ce ne voglia il tecnico gialloblù - è che questa squadra, per caratteristiche degli stessi interpreti, sia più adatta a giocare con una linea a quattro. Inoltre, varrebbe la pena insistere su Magnani, negli ultimi anni un punto fermo, che vive in questo momento un inizio balbettante. Forse anche perchè, ma è un'ipotesi, sente meno fiducia nei suo confronti. Inoltre, perchè non provare Ghilardi. Si tratta sempre di un Under 21, alla pari di Coppola, reduce da un campionato da titolare, anche se in B, con la Sampdoria. 

Ora arrivano tre incontri con Como, Venezia e, dopo la sosta Monza, dirette concorrenti per la salvezza, dove sarà necessario una netta inversione di tendenza. A cominciare proprio dalla fase difensiva.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 23 settembre 2024 alle 18:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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