C'era molto curiosità per vedere quale Verona avremmo visto domenica sera contro il Milan, dopo l'esonero di Cioffi della scorsa settimana. Gli effetti positivi si sono visti subito. La squadra è scesa in campo affrontando i campioni d'Italia in carica a viso aperto e reggendo in pieno il confronto. Si sono finalmente riviste quelle caratteristiche di corsa, intensità e aggressività che sembravano essere andate perdute. Forse Bocchetti è stato bravo a toccare le corde giuste, riprendendo i principi di Juric e Tudor, sicuramente di più di quanto fosse riuscito a fare Cioffi in tre mesi di lavoro.

Resti inteso, però, che i problemi rimangono. Dietro serve comunque guadagnare ancora maggior solidità mentre davanti la strada è ancora lungo anche se qualcosa di buono, rispetto alle ultime uscite, s'è visto. In questo può sicuramente aiutare la continua crescita di Verdi, l'unico in questo momento di rappresentare in fase offensiva il vero valore aggiunto. Non dimentichiamo, poi, profili come quello di Cortinovis e del "reintegrato" Praszelik, che possono diventare un'interessante carta da giocare. 

Ora, però, si attendono conferme, soprattutto sotto il profilo dei punti. Ben venga lo spirito perduto, ma l'importante diventa ora, oltre che confermare quanto di buono fatto vedere contro i rossoneri, iniziare a mettere punti in cascina. L'imperativo è quello di smuovere la classifica e far sì che questa situazione, sicuramente inferiore alle aspettative, non si prolunghi oltre. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 18 ottobre 2022 alle 18:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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